Rivista Meridiana

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Chi siamo

Meridiana è un quadrimestrale che nasce nel 1987 come esperienza intellettuale di un gruppo di studiosi (storici, sociologi, economisti, antropologi, scienziati politici) legati tra loro da un progetto originario concentrato su una visione del Mezzogiorno come realtà plurale, che si lega a una analisi condotta attraverso linguaggi disciplinari differenti e fortemente orientata a decostruire, de-ideologizzare e criticare rappresentazioni e stereotipi culturali che si ispirano a fuorvianti e astratte uniformità. L’analisi interdisciplinare di un tema monografico è stato fin dall’inizio il tratto caratterizzate della rivista. Pubblicata fino al numero 45 dalla casa editrice Donzelli e successivamente da Viella, Meridiana è stata diretta da Piero Bevilacqua e da Carmine Donzelli, e successivamente da Maurizio Franzini e Salvatore Lupo.
Nel corso degli ultimi anni, pur rimanendo i problemi dello sviluppo del Mezzogiorno d’Italia un aspetto centrale dei suoi interessi, Meridiana ha allargato la sua attenzione prendendo in considerazione temi come le disuguaglianze, la regolazione politica e sociale, le problematiche ambientali, le rappresentazioni sociali e le differenze territoriali anche in aree diverse dalle regioni meridionali.
Meridiana è, dunque, uno strumento multidisciplinare di interpretazione dei grandi temi che animano il dibattito pubblico nazionale ed internazionale. I suoi lettori  si identificano non solo con la comunità degli studiosi, ma anche con insegnanti, studenti, funzionari pubblici, giornalisti, politici e amministratori che danno vita a una domanda di conoscenza in grado di coniugare rigore scientifico e “utilità” pubblica.
Oltre agli articoli della parte monografica e ai saggi liberi,  la rivista pubblica anche recensioni a libri e film, riflessioni su categorie interpretative, analisi metodologiche, interventi di critica, interviste e tavole rotonde destinati ad apposite rubriche. Tutti gli articoli sono sottoposti ad un processo anonimo di peer review che ne valuta sia l’eccellenza accademica che l’accessibilità a un pubblico più vasto.

 
 
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